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COME RELITTO SOPRAVVISSUTO ALLA TUA LUNGA NOTTE
AL SORGERE DEL MATTINO COME RELITTO SOPRAVVISSUTO ALLA TUA LUNGA NOTTE
TI RIVERSI INCERTO E BARCOLLANTE SULLE RILUCENTI STRADE DI GIALLASTRO AURORALE
STENTI A RADDRIZZAR LA SCHIENA CHE INSIDIA LA POSTURA E DAL MARE S’AVANZA
L’ UMIDO ODORE SALMASTRO MENTRE GABBIANI BIANCHI PLANANO SILENZIOSI
NEL VOLTEGGIAR DELLE ALI VOLA IL PENSIERO A METE INDEFINITE CHE SCORRONO LA TELA
UN COPIONE CHE RECITI DA SEMPRE DENTRO LA TUA ADUSATA MASCHERA PROTETTIVA
INCEDI E BARCOLLI AL PLANARE PERFETTO DELLE ALI E NUTRI DUBBI AL CONSUETO DI’
IMPASTATO DA RITMI FURIBONDI DI VITA E GODURIA TRA NUVOLE DI FUMO E DI NIENTE
APPAGATE OMBRE AGITANO VOLTI PRIVI DI VITA IN RITMI MECCANICI CHE OFFRONO IL DATO
E NELL’APPARENZA CONSUETA NON TROVI IL NORD SMARRITO TRA NAUFRAGI SENZA TEMPO
A RAPRESENTAR LA ROTTA PER UNA META NON PROGRAMMATA TRA CONGEGNI PERFETTI
DI TRAME INVISIBILI OSCURE E DI MISTERIOSI CALCOLI OVE S’ANNIDA LA SERPE A NUTRIRTI
MUORE L’ANIMA FAGOCITATA DALLA MATERIALITA’ E CEDE AD ESALTARE L’ ISTINTO
LA TUA CARNE ARSA DA FALSA COSCIENZA NON GRIDA OLTRE LO SPUNTAR DELL’ALBA
PER CEDERE ALL’AGONIA DI SEMPRE COME IERI OGGI E DOMANI E TRA CIELI AZZURRI
E AFE ESTIVE NON VEDRAI SCORRERE SULLA TELA IL TUO ESSERE MA L’ OMBRA INFETTA
Cesare Pisano
22 \ 09 \ 2009 \
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