Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
LAPRIMAVERA

LA CRISI DEI VALORI DELLA DEMOCRAZIA

9 Novembre 2011 , Scritto da cesare pisano Con tag #POLITICA

Di Cesare Pisano

 

statue-of-liberty-new-york.jpgLa forte crisi che stiamo attraversando ha risvegliato tutte le energie del Paese che, seguendo un monitoraggio autonomo istintivo, prodotto dai sacrifici, dalle continue ingiustizie, dalla disoccupazione, dal precariato, dai continui attacchi alla Magistratura, da una Parlamento che ha perso la sua vera funzione per diventare, in questi tre ultimi anni, una specie di feudo delle destre per far passare, o tentare di farlo, molte leggi personalistiche, come le ultime basate sul processo breve e processo lungo , che hanno molto fatto discutere e che non hanno minimamente scalfito lo staff governativo, anzi, lo hanno arroccato a difesa compatta per salvare il proprio Capo dai continui processi, ha invaso, nel tempo dell’ultimo Governo, le Piazze d’Italia, che hanno registrato manifestazioni in difesa dei valori, considerati calpestati da tutti i settori del sociale, economico, culturale, politico e sindacale.

La nostra Repubblica nasce e si fonda sui principi della Costituzione democratica-liberale che mette l’uomo e la sua dignità al centro dei primi 12 art., che costituiscono la base di tutti gli altri articoli.

La democrazia liberale riconosce la libertà dell’individuo, quale punto di partenza, per ottenere il bene comune, attraverso la libertà di tutti gli altri individui; come dire la nostra società è una costellazione di libertà individuali, che tendono a rapportarsi, per monitorare l’azione di qualunque Governo politico e chiedere le varie rettifiche, attraverso la legge parlamentare.

Un regolare funzionamento dell’Ordinamento giuridico della Res Pubblica porta a questo supremo fine: il bene e la felicità, dentro una convivenza collettiva di tutti i cittadini, nessuno escluso….con momenti assoluti di vera gara di solidarietà, in tutti quei momenti drammatici, che vedono parte della collettività colpita da qualche tragedia naturale, come terremoti e piogge fortissime, come in questo momento in Liguria e Piemonte.

Ebbene, se la democrazia è declassata a forme di neoliberalesimo-sociale si ha una rinascita delle forme individualistiche, che,rette dal diritto di libertà individuale, rendono l’uomo un essere che compete per il raggiungimento, non più di un comune fine, ma, di un fine personalistico.

Se la politica porta a questi modelli non ha fatto altro che distruggere le forme della democrazia liberale per affondarla con il principio tipico del liberalesimo dei primi del novecento, tutto basato sul principio del “ laissez faire”, cioè del principio che dice all’individuo: Pensa solo a te stesso e vedrai che starai benissimo……

Non è così!!

Infatti, il principio neoliberalista del “laissez faire” trasforma l’uomo in individuo solo, incapace di rapportarsi con l’altro, incapace di comunicare valori, incapace di solidarietà, incapace di monitorare la politica in difesa dei valori supremi repubblicani, basati sul raggiungimento del bene e del benessere collettivo accettabili.

La società che abbiamo visto nel modello proposto in questi tre anni dalle destre è stata una collettività di individui isolati, tutti tesi al benessere personalistico, di casta o di sistema ed in competizione.

E’ mancata in questo modello delle destre il valore della democrazia solidale e sociale, quella che avvicina gli uomini, li solidarizza, li contamina e li fa essere soggetti capaci di monitorare la stessa politica e di dare un giudizio positivo sulle leggi prodotte e finalizzate al bene comune….

Basti vedere le molteplicità di leggi nei confronti dei migranti ed i respingimenti sul mare aperto, che hanno causato la morte di inermi; o le varie leggi sulla formazione delle classi, abitate dai figli dei migranti….o il reato di clandestinità…..

La richiesta continua della fiducia in Parlamento ha mortificato le opposizioni, che chiedevano il confronto democratico; le troppe leggi ad personam hanno bloccato il Parlamento al perseguimento degli interessi di un solo personaggio e non degli interessi del popolo; il dire continuamente che l’Italia, rispetto altri Stati europei, era messa meglio nei conti pubblici e che la crisi non ci avrebbe toccato più di tanto, o, comunque, meno, rispetto ad altri Stati europei; tagliare i fondi, secondo il metodo lineare e selvaggio, intaccando strumenti di crescita, di cultura, di arte, di lavori in zone archeologiche come Pompei o alla ricerca, alla scuola ed università; bloccare il patto di stabilità coi Comuni, etc…hanno prodotto un calo evidente delle libertà e dei diritti collettivi, che hanno prodotto una forte divisione con tendenze all’isolamento dei meno dotati, fino ad individualizzare l’azione di ognuno ed isolarlo nella propria disperazione, come è accaduto per molti studenti, che hanno perso la borsa di studio, per molti precari, che si sono visti precarizzare l’esistenza, e molti disoccupati che vivono nella disperazione le loro giornate….

Il neoliberalesimo puo’ solo creare una società di aggregati individualisti, incapaci di monitorare collettivamente la politica e capaci solo di farsi gestire, nella passività più assoluta dei loro meri interessi personalistici.

Il principio del “ vivi e lascia vivere” ha prodotto una forte crisi dei valori della democrazia liberale, i cui connotati negativi hanno trasformato l’uomo e la società……ma, oggi, le regole date sono state eluse…….. un mondo parallelo alla stessa realtà e che fa parte della stessa realtà, ma che opera attivamente nella dimensione del virtuale, ha tenuto vivi i soggetti attivi, che rapportandosi, attraverso Facebook, Twitter, o producendo idee critiche, attraverso la complessa rete dei milioni di Bloggers, ha veicolato la critica al personalismo del potere delle destre, che avevano dimenticato di mettere al servizio della collettività la loro politica; infatti, associando e collegando gruppi, che hanno trasformato in azione reale l’attività della dimensione virtuale che corre su ed attraverso internet, parlandosi in ogni momento della giornata, scambiando opinioni e idee, si sono rapportati intorno ai valori violati del pluralismo, della tolleranza, dei diritti e delle espressioni del libero pensiero, attraverso talk show colpiti, come Anno Zero, o come altri personaggi, considerati dal potere scomodi, fino ad aggregare i valori della stessa democrazia e fino ad invadere pienamente le Piazze ed ogni luogo, in cui la democrazia ed i suoi valori venivano offesi…..

I valori violati nella realtà sono stati difesi e tenuti vivi nel mondo del virtuale, fino ad essere espansi, di nuovo, come valori veri ed autentici per l’uomo democratico, nelle Piazze della realtà sociale.

La crisi che attraversiamo non è solo crisi dell’economia per un potere finanziario globale che ha saputo mettere da parte la politica, è crisi di valori e di democrazia…è crisi di politica, quella vera, capace di  amministrare a vantaggio, non degli eletti o dei sistemi ed apparati affaristici e personalistici, ma degli elettori, del popolo-collettività, protetto da una Costituzione, che mette al centro l’uomo, con la sua piena dignità, data dai valori della democrazia liberale-repubblicana.

Nella ricostruzione, come si dice di questi tempi, del dopo “diluvio”, la politica deve riprendere la sua vera strada, quella della qualità, quella che al centro del suo discorso pone l’uomo, la sua dignità, attraverso il suo lavoro; quel lavoro necessario, non solo per la propria sussistenza, ma, per far si che l’individuo sappia essere se stesso, attraverso il lavoro valorizzante.

Domani, un nuovo giorno, molto diverso da quello di oggi…… almeno si spera!!!!

 

 

 

Condividi post
Repost0
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post