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LAPRIMAVERA

QUALE LO SCOPO DEL DOCUMENTO FIRMATO DAI PARLAMENTARI PD ?

18 Settembre 2010 , Scritto da cesare pisano Con tag #POLITICA

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Di Cesare Pisano

Per capire l’intento e la logica basti leggere il breve sunto firmato dai 75 parlamentari PD e rendersi conto che in fin dei conti non trattasi di una corrente che divide, né tanto meno di un vero attacco per abbattere l’attuale segretaria e responsabili dell’attuale linea politica.

E’ una richiesta di rivalutazione della natura stessa del PD, per ridare al PD quel volto che Veltroni aveva, inizialmente impresso alla sua creatura, e, che, dopo la sua uscita dalla scena, pare che la creatura pare sia stata snaturata.

Il documento, nella sua breve analisi, tocca due punti fondamentali, che indicano l’involuzione del PD: la tendenza neo-frontista e quella vetero-centrista.

Tendenza che ha creato una subalternità dell’intero Partito al pensiero unico, che, pare, abbia generato “ una visione così angusta e rinunciataria, così falsamente realista, da spingere i democratici ad arroccarsi in difesa, pigri e spaventati, quando è invece il momento di uscire allo scoperto e di avanzare proposte coraggiose e innovative “.

Riportare il PD a quella strategia che lo vide superare il 32% e creare un’aspettativa tra gli elettori elevatissima.

E’ vero.

Ma, il documento non analizza il momento storico, nella vita del PD, con alla segreteria Veltroni, che imboccò una strada che lo portò, rapidamente, alla perdita dei consensi, tanto da indurre il suo fondatore a dimettersi dalla segreteria.

Le forti critiche salite dal suo interno, il gelo calato, dopo la famosa riunione del popolo del PD al Circo Massimo di Roma, decretarono il lento declino di tutte le premesse politiche e di tutte le aspettative.

Oggi, siamo in un’altra dimensione; l’impero che sembrava invincibile si è sgretolato al primo soffio di venticello; l’impero di argilla traballante ed ombra di se stesso impone, per logica, di serrare tutte le forze, per dare vita ad un Partito che dia l’idea di essere unito e di convincere gli elettori a dargli fiducia; una fiducia necessaria, se si vuole uscire dall’attuale “ Palta “ ed iniziare la stagione delle Riforme vere e necessarie, sia nel campo della morale, sia dell’etica, sia delle strutture, sia dell’economia, della ricerca, della formazione scolastica e del lavoro.

Per quanto le imperfezioni siano visibili, per quanto sappiamo che tanti difetti possano essere scorti nei responsabili, dobbiamo accettare la realtà, che essi stiano cercando la giusta via, per collocare e dare un senso definitivo alla storia del PD.

Non e’ facile; il superamento di tre segretari ha costituito un forte handicap, nella crescita, soprattutto, perché, in contemporanea, si sono affrontati alcune difficili elezioni, che hanno dimostrato poco coraggio, tentennamenti e qualche errore.

Il documento non fa cenno di questa difficoltà; ma, costoro che sono i firmatari, in quei momenti: DOV’ERANO?

Avrebbero dovuto, naturalmente nelle sedi adatte al dibattito democratico, promuovere tematiche, critiche e confronti, per addivenire ad una sintesi ed a una linea condivisa.

Nulla di tutto questo.

Nel tempo del crollo della maggioranza, quando tutte le forze devono dimostrare di esserci e di sapere ribaltare la situazione, ecco che spunta un documento per dire….per dire cosa?

Per riaffermare: il maggioritario, il bipolarismo, e l’esistenza delle due tendenze negative del neo-frontismo e vetero-centrismo.

Debbo pensare che la finalità del documento firmato abbia solo lo scopo di riattizzare un dibattito interno, che pare si sia un po’ avvizzito.

Non scorgo altre finalità ed obiettivi nascosti.

Pertanto, non credo che possa esserci spaccatura, né credo a vere correnti…basti pensare che lo stesso Veltroni ha sempre sottolineato la improducibilità delle stesse.

Mi sembra un tentativo malfatto, sbilenco, poco strategico politicamente, che, però, potrebbe produrre effetti deleteri tra i simpatizzanti, che, potrebbero incallire il disorientamento fino a decidere di abbandonare un Partito, che è sempre e costantemente descritto, come incompiuto, da parte dei detrattori e denigratori ed in via di sviluppo e di ricerca della propria via, da parte di chi ci crede e si batte per esso.

La ricerca della pubblicizzazione e del fatto clamoroso, potrà giovare a qualcuno, ma, nuocerà al Partito.

Infatti, se davvero il documento significa una proposta di rinnovamento del dialogo interno, esso andava proposto nelle sedi del Partito e non fuori, come lo stesso documento testimonia.

Ma il documento, potrebbe produrre effetti deleteri dal lato elettorale, per la insipidezza e sordità dei promotori,  e raggiungere l’effetto della spaccatura in due tronconi: gli ex-comunisti ed i democratici liberisti e più centristi, creando, alla fine, un nuovo panorama con orizzonti,  non, ancora, decifrabili.

I due tronconi andrebbero uno a sinistra a terminare la sua storia e ad assumere, definitivamente, la posizione politica di opposizione a vita.

L’altro si sposterebbe verso il centro, attualmente occupato da Casini, Rutelli e forse Fini…….per fare che?

Si parla di un Terzo Polo!!!!!!

A me sembra fantascienza sapere che il documento di Veltroni possa portare il PD alla su spaccatura.

Sarebbe una mossa infantile politicamente e controproducente, per tutto il discorso che c’è alla base del documento, che ribadisce solamente una restaurazione del PD al suo Status quo antea, nel momento del suo debutto elettorale.

E ecco, invece, che appare la vera logica del documento: un confronto interno da attuare nelle sedi del PD per raggiungere uno scopo comune.

L’errore di fondo di questa iniziativa non è quello che è stata promossa nel momento più sbagliato e poco consono politicamente, ma, quello di essersi materializzata, attraverso un documento e negli spazi esterni alle sedi del Partito.

I veri leader non cadono su queste banalità; sono al di sopra e sanno quando intervenire e come….non siamo di fronte a veri leader, ma ad una politichetta, che si ammanta di politica!!!!!

La massa degli elettori del PD, tutta, non deve cadere nell’errore di schierarsi con qualcuno, contro altri del PD; un gravissimo errore che porterebbe ad una lacerazione profonda dalla quale non sarebbe facile uscire.

La massa degli elettori deve restare unita ed attaccata al Partito e lottare per difenderlo.

Il Partito deve venire prima degli uomini.

 

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C
<br /> Complimenti per l'attenta analisi! Grazie per il contributo su foranastasis. Ciao<br /> <br /> <br />
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