Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
LAPRIMAVERA

FORREST GUMP

20 Marzo 2009 , Scritto da cesare pisano Con tag #CINEMA

ATTORI

 

TOM HANKS, ROBIN WRIGHT PENN, GARY SINISE, MYKELTI WILLIAMSON, SALLY FIELD, BOB PENNY, JOHN RANDALL, HANNA HALL

 

REGIA

 

ROBERT ZEMECKIS


Un film vecchio, ma, secondo me, di grande attualità.

 

La figura di Forrest Gumb si espande fino a comprendere le vite di quanti, intorno alla sua, si affannano in una dimensione inautentica, forzata da strutture mentali appesantite dai pregiudizi dell’esistere, fino a comportamenti estranianti che fanno considerare normali tutto quello, che stride con la normalità.

 

L’imput vede Forrest seduto sulla panchina ad aspettare il pulman; da qui si snoda il racconto che Forrest, candidamente fa a coloro, che nel tempo del racconto, si siedono aspettando i loro pulman.

 

Soprattutto, una vecchietta, che non crede alo racconto come fosse realtà, ma che la entusiasma, fino a tenerla ad ascoltare la fine del suo racconto, quando gli indicherà l’indirizzo, che Forrest cercava.

 

Dentro una valigetta che porta, sono conservati i ricordi più importanti di Forrest, che  mostra, durante il racconto, all’ascoltatore di turno.

 

Forrest, dotato di intelligenza inferiore alla media, è considerato un anormale e, quindi, un rifiuto di una società, che non lo accetta nei suoi modelli, ma che lo piega alle solite cure, che, in casi simili, sono richiesti dalla società normale, abitata da uomini normali.

 

Alle spalle una madre, invece, che lo difende, contrastando coloro che tendono a scartarlo, come un essere diverso ed inferiore; la madre lo tratta come una persona  normale, piegando il suo comportamento ad una personalità indifferente alle critiche, facendogli capire che nella realtà dei normali, accadono cose inspiegabili ed anormali, come nel caso della setta del Ku Klux  Klan, che incamiciati di bianco, come i loro cavalli, la notte si scagliavano contro i poveri negri.

 

Costretto dentro un struttura metallica imparerà, ch egli ingabbia le esile gambe, ben presto impara a correre per sfuggire alla ferocia stupida ed all’infantilismo dei compagni di scuola.

 

E, sorretto dalla madre che lo educa alle pari opportunità, rispetto a tutti gli altri, inizia le sue esperienze di vita.

 

Privo di qualunque appesantimento strutturale mentale e psicologico, vuotato all’amore per la sola madre,  mantiene un cervello vergine, in grado di recepire tutto ciò che gli proviene dall’esterno ed in grado di capacità riproduttive delle varie esperienze di vita reale; riuscendo benissimo ed il migliore, in tutte le esperienze.

Come nel caso della mimica rocchettara di Elvis Presley, che lui aveva anticipato, in modo molto involontario, ma come movimento istintivo.

 

La sua semplicità di vita, quindi, lo induce a fare con naturalezza tutto ciò che gli altri debbono imparare con difficoltà.

 

Nella società dei normali è l’ultimo, ma, a cominciare dall’ambiente militare, quindi, dentro una struttura rigida e repressiva, durante la guerra del Vietnam, a cui parteciperà, diventerà il migliore; la sua semplicità gli permetterà di eseguire qualunque ordine, interpretandolo alla lettera, là dove gli altri, normali non riuscivano, perché le loro strutture mentali filtravano gli ordini attraverso pregiudizi, ideologie, psicologie, paure, etc….

 

La persona considerata normale, non è in grado di concentrazione mentale, perché i filtri di formazione hanno distrutto l’essere autentico.

 

Forrest non vive nessuna contraddizione; eseguendo tutto alla lettera; e tutto gli riesce e, pur non rendendosi conto, riuscirà, nel corso del tempo rappresentato, a fare avvicinare la Cina agli Stati Uniti, grazie alle sue abilità di tennis da tavolo ed alla partecipazione vincente dei tornei di tennis, ove i cinesi sono i più forti al mondo.

 

Conoscerà, nel corso di quegli anni, alcuni Presidenti americani; attraversando un arco temporale compreso tra gli anni ’50 e gli anni ’80.

 

Il film ruota intorno a quattro figure: la madre, Jenny, Bubba e il capitano Dan Taylor.

 

Jenny da piccola lo salva dai compagnetti, inducendolo a correre per salvarsi, e, da quel momento Jenny, rimarrà l’amore della sua vita; la ragazza si allontanerà di casa, per sfuggire ad un padre malvagio; la sua vita sarà un’avventura, vissuta pericolosamente tra le diverse città dello Stato, ed in balia degli eventi, che la ritraggono in occasioni di vita diverse.

 

Affezionata a Forrest, finirà con l’innamorarsi e con l’amarlo, anche, se preferisce stare lontano da lui, onde evitare che l’onda lunga della sua maledetta e frustrata vita possa colpirlo a morte.

 

Nell’ultimo incontro la ragazza capisce che dovrà dimostrare di sapere contraccambiare l’amore ricevuto vero e senza limiti e deciderà di regalargli una notte di amore e di sesso..

 

Poi, fuggirà, ma, prima gli restituirà il grosso medaglione d’oro, simbolo del coraggio e dei salvataggi dei compagni e degli onori vissuti, nel tempo degli orrori della guerra del Vietnam, avuto dallo Stato americano, come premio di una vita perfetta e senza errori.

 

Ed è nella guerra del Vietnam che si dimostrera un eroe, salvando la vita a diverse persone, tra cui il suo comandante Dan.

 

Dan in un primo momento lo odia; ha perso le gambe in un’azione di guerra e non avrebbe voluto essere salvato; ma il senso della vita in Forrest era talmente superiore alla morte da non ubbidire all’ordine del comandante e di riportarlo in salvo.

 

E Dan, ormai, vivo, ma privo delle gambe, sarà costretto ad imparare a vivere nel suo nuovo stato.

 

Ma, Dan, certo di divenire lui un eroe di guerra, odia Forrest, che considera inferiore a lui; ma, saranno i successivi avvenimenti a farlo riflettere ed a capire la bontà e l’amore di un animo semplice ed incorruttibile.

 

In seguito Dan avrà modo di constatare di persone la purezza d’animo e l’azione disinteressata che Forrest pone alla base delle sue decisioni, rapide e determinate e gli diventerà amico vero, perché nel modo di essere di Forrest ha scoperto i veri valori della vita.

 

Buba, il suo primo amico di guerra, colui che lo indurrà alla pesca dei gamberi, morirà tra le braccia di Forrest.

 

Jenny, alla fine, colpita da un virus misterioso ed incurabile, richiama Forrest e lo sposa; ma,nel frattempo, gli fa conoscere il figlio, che ha concepito nell’ultima notte, in cui la ragazza gli aveva regalato una notte d’amore.

 

Dopo quell’ultima notte d’amore; Forrest, vistosi abbandonato, dall’unica ragazza a cui aveva donato il suo amore, comincia una strana corsa che lo porterà attraverso vari stati, riuscendo a raccogliere, lungo la strada parecchi adepti.

 

Diventa un idolo per tutti e tutti cercano l’intervista o il consiglio giusto.

 

Un sistema socile, abituato allo sfruttamento ed al gossip, ma, che non riesce a capire la motivazione della corsa, né il personaggio Forrest Gump.

 

La corsa infatti, non ha una motivazione precisa; è una fuga dal passato; un passato che gli ricorda la madre morta, gli orrori della guerra, Buba morto e Jenny fuggita.

 

E, dopo un’esperienza con la barca per la pesca dei gamberi, aiutato dall’amico Dan; si ritira a vita normale.

 

Ormai, ricco, Forrest, non si rende conto del valore che gli uomini del sistema sociale danno al denaro ed alla ricchezza, vive un avita normale, nella semplicità delle azioni e dei comportamenti.

 

Sarà in questo momento che riceverà la lettera di Jenny, che lo vuole vedere subito.

 

Ed è qui che il film ha il suo inizio.

 

Forrest, con in braccio la sua valigetta di oggett,i apparentemente senza alcun valore, seduto su di una panchina, sta ad aspettare il pulman, che lo dovrà condurre dalla sua Jenny.

 

Un penna di uccello cade dal cielo e volando, sfiora la spalla di un passante, per poi posarsi sulla scarpa di Forrest.

 

La metafora racchiude il significato della vita, che Forrest, in un suo soliloquio ricorda, come insegnamento della madre.

 

“ La vita è destino, ma non sempre, forse siamo tutti trasportati per caso come una brezza, ma, può darsi che siano le due cose, che capitano nello stesso momento “.

 

Sono le parole finali pronunciate da Forrest sulla tomba di Jenny, mortas giovanissima per una malattia incurabile e senza speranza.

 

Gli resterà il figlio suo che, fortunatamente è intelligente e che seguirà la strada dei normali.

 

 

 

Condividi post
Repost0
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post